Pier Giorgio Gili

Pier Giorgio Gili, autore, regista, operatore teatrale, è nato a None (TO).
Ha insegnato per diversi anni Materie letterarie negli Istituti statali di primo e secondo grado.
E' stato il fondatore della Compagnia "Teatro Zeta", che dirige tuttora, e del torinese Centro culturale "Sala degli Intradossi", che ha gestito come spazio aperto per i gruppi del teatro alternativo di ricerca.
Negli anni Ottanta ha fatto parte della Direzione dell'Istituto del "Dramma Popolare di San Miniato" (PI), collaborando all'allestimento di numerosi spettacoli, che hanno visto protagonisti attori quali Andrea Bosic, Giuliano Esperati, Franco Giacobini, Angela Goodwin, Gian Enrico Tedeschi, Bianca Toccafondi, Antonio Salines, ecc.; dal 1995 al 1997 è stato direttore artistico del Teatro Macario di Torino, riportando le varie stagioni agli antichi fasti; ha proposto in seguito le Rassegne "Le lingue storiche del Piemonte nello spettacolo" (1999 e 2000) e, dall'ottobre 1997, le stagioni, al Teatro Monterosa di Torino, titolate "La Zeta per un teatro popolare", che hanno avuto come attrici di riferimento Margherita Fumero e Giovanna Fiscella.

Attivo come autore ("L'azione scenica sul pensiero e la figura di don Lorenzo Milani"; "Una favola mai raccontata"; "Pedrolino della Luna"; "Proibito!"; "Sbarre oltre", "Catalano Maria Rosaria", unico testo segnalato al Premio Fava 1989, "Passione", ecc.), ha realizzato, in veste di regista, una novantina di opere, molte delle quali nel campo della drammaturgia piemontese classica e contemporanea. Molti suoi spettacoli sono stati inseriti nelle Rassegne realizzate dal Teatro Stabile di Torino (Fondazione "Circuito Teatrale Piemonte"), con il quale aveva già in passato collaborato per la messa in scena di alcuni significativi testi, con attori quali Renzo Giovampietro, Giulio Oppi, Raffaele Giangrande, ecc. Nelle stagioni 2004-2005 e 2005–2006 ha presentato (Teatro Monterosa e Teatro Gobetti di Torino) una sua opera "Requiem per un'assassina", in abbinamento con l'atto unico "Il Marchio" di Bianca Dorato, protagonista Giovanna Fiscella.

Pier Giorgio Gili, in collaborazione con Enti pubblici e privati, contemporaneamente all'allestimento dei vari spettacoli, è stato sempre impegnato, con la sua Compagnia, in molteplici attività culturali, delle quali forniamo un elenco essenziale: Progetto TEATRO COME TEATRO (tre edizioni), Rassegna SBARRE OLTRE, Convegno UN TEATRO PER LA SCUOLA, TEATRANDO CON LA ZETA, IL TEATRO ITALIANO DELLE ORIGINI, Corsi di EDUCAZIONE AL TEATRO, Progetto TEATRO IN PIEMONTE E IN PIEMONTESE ATTRAVERSO I SECOLI, PREMIO ZETOTTO/CITTA' DI TORINO (quattro edizioni, giuria presieduta da Renzo Giovanpietro), Progetto TEATROINVALLE UNO (ideato per la Comunità montana della bassa Val di Susa , Progetto PIRANDELLO, Prima e seconda RASSEGNA REGIONALE di TEATRO DIDATTICO, MOMENTI DI SICILIA (tre edizioni), ralizzazione di stagioni teatrali nelle Città di Susa, Vigliano Biellese, Torino (Circoscrizione 6), ORIENTE UNO (Rassegna sulle culture "diverse", che ha coinvolto oltre trenta Compagnie di danza, teatro , canto), ecc.

In campo musicale ha collaborato, in veste di regista, a numerosi spettacoli della Corale "Stefano Tempia" ("Via Crucis" di Henri Ghèon), con la Corale " Francesco Tamagno" (opere di repertorio), e realizzato con L' Ensemble In MusicAzione "Pierrot lunaire" di Arnold Schönberg e "Façade, an entertainment" di William Walton (protagonista Ellen Kappel, direttore Andrea Molino), oltre a numerosi concerti con Silvana Moyso, Renato Bruson, Monica Tarone, Lorenzo Battagion, ecc.
Per il teatro di danza, ha scritto e diretto"Dialoghi", rappresentato con le musiche di Enore Zaffiri, e collaborato a più spettacoli con la Compagnia "Xandrà" di Alessandra Lombardo.

Nel novembre del 2005 ha diretto Valentina Cortese (Teatro Carignano di Torino) nell'opera "Tra le ali dell'angelo" di Chicca Morone. E' della stagione 2006-2007, l'allestimento de "Le farse ritrovate...", rivisitazione, con relativa riscrittura, di alcune tra le più rilevanti farse tratte dal repertorio dei comici dell'Ottocento e dell'avanspettacolo.

A partire dal 2006, ha ideato e coordinato registicamente, per l'Associazione "IL CENTOCINQUANTENARIO", il Progetto "DONNE DEL RISORGIMENTO, RACCONTATE DA DONNE DI OGGI" (tre edizioni), durante il quale scrittrici, storiche, e giornaliste, apprezzate nel mondo della Cultura non soltanto piemontese hanno tracciato un esauriente profilo di DODICI DONNE DEL RISORGIMENTO, nobildonne e non, eroine di idee e battaglie, i cui tratti salienti sono stati fatti rivivere sotto profili noti e meno noti.

Ilaria Gallinaro: GIACINTA PEZZANA, Un'attrice "repubblicana" al servizio dell'idea risorgimentale;
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Albina Malerba: LA CONTESSA DELLA ROCCA CASTIGLIONE, I Suoi
"Profili femminili";
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Chicca Morone: MADAME ELENA BLAVATSKIJ, La fondatrice della Società
Teosofica, garibaldina a Mentana;
FLORENCE NIGHTINGALE, La Signora con la lampada;
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Margherita Oggero: MARIA CLOTILDE DI SAVOIA, la principessa malmaritata;
ANITA GARIBALDI, La "Pasionaria" dei due mondi;
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Mia Peluso: LA BELA ROSIN, La sposa rustica;
CRISTINA DI BARBIANO, PRINCIPESSA DI BELGIOIOSO, la mitica rivoluzionaria;
LA CONTESSA DI CASTIGLIONE, La stratega seducente;
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Cristina Siccardi GIULIA COLBERT, MARCHESA DI BAROLO, Giulia dei
dei poveri e dei re;
MARIA TERESA d'ASBURGO-ESTE, MARIA TERESA d'ASBURGO LORENA, MARIA ADELAIDE d'ASBURGO LORENA, Tre principesse d'Asburgo, sovrane di Savoia, che non divennero Regine d'Italia;
MAMMA MARGHERITA, Religiosità e socialità prima e dopo l'unità d'Italia

Alle conferenze hanno partecipato, GIOVANNA FISCELLA (voce recitante) e SERGIO MERLETTI (pianoforte)

Ha curato per le Edizioni "Il Punto-Piemonte in Bancarella" la Collana "I classici del Teatro piemontese" (sono state pubblicate opere di Federico Garelli, Luigi Pietracqua, Giovanni Zoppis, Luigi Vado, Mario Leoni, ecc.), realizzata in collaborazione con Gioventura Piemontèisa.
E' stato curatore della pagina teatrale del "Sole 24 Ore–Nord Ovest" e di riviste specializzate nel settore dello spettacolo ("Arcoscenico"; "Letture Drammatiche"; "Gioventura Piemontèisa", "Cineschedario"; ecc.). Ha partecipato ad alcune rassegne di poesia (Incontro tra pittura e poesia), tra le quali merita di essere ricordata "Il bosco magico", ideata e realizzata da Chicca Morone. Ha curato ultimamente il volume "Il teatro di Bianca Dorato" e pubblicato, sempre per le Edizioni "Gioventura Piemontèisa", una raccolta di sue poesie intitolata "Slùid e Taròch", illustrata dalla pittrice Michela Pachner.
Nel 2007, è stato fra i primi dieci segnalati al II Concorso di poesia "Emilio Gay"(Targa d'argento), sul tema: "Unicorno: simbolo e bellezza".
Considerato uno dei maggiori esperti di teatro in lingua piemontese, è membro della Giuria del "Premio per un testo teatrale nelle lingue storiche del Piemonte", istituito dalla Regione Piemonte-Assessorato alla Cultura ed è tra i fondatori del Premio internazionale "Rodolfo Valentino" ideato dal Mondo delle Idee di Torino.

 

 

BEPPE BERTERO

Nato a Monteu Roero, si è diplomato alla Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Torino (Insegnanti tra gli altri: Enrico Kaneclin e Paolo De Rusticis, che ne hanno improntato la sua personalità artistica), inserendosi subito nel mondo della scuola in veste di docente di Discipline Pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte, di storico della Scenografia e di insegnante dei Corsi di Educazione al Teatro, tenuti in varie città e cittadine del Piemonte in spazi di grande disagio sociale: Case circondariali, Centri di disabilità, Scuole specializzate nel recupero di giovani, e meno giovani, “diversamente abili”, ecc. I suoi maestri, dopo alcune esperienze in compagnie di ricerca e sperimentali, furono Luzzati, Bertacca, e Donati con i quali ebbe modo di collaborare in più occasioni. Intanto, insieme a Pier Giorgio Gili e altri “mestieranti” di indubbia preparazione e predisposizione artistica, fonda, nella cripta della Chiesa di Santa Pelagia a Torino, il Centro culturale Sala degli Intradossi (spazio aperto per i gruppi del teatro alternativo, salutato da Osvaldo Guerrieri, per la bellezza dei suoi “dossi” e la sua struttura architectonica (è del De Robilant ) come un gioiello del nostro Ottocento che, con i suoi dossi appunto “ne incorniciano la superficie e disegnano un suggestivo arabesco di vuoti e di pieni che da solo, possiede già una notevole bellezza scenografica”) … e il Teatro Zeta.

Il suo inserimento nel Teatro Zeta segnò l’inizio di una lunga e fruttuosa attività teatrale: il battesimo fu veramente d’eccezione. Al Teatro Nuovo realizzò le scene per lo spettacolo “Azione scenica sul pensiero e la figura di Don Lorenzo Milani”, dello stesso Gili. Era l’ultima notte dell’anno 1969. Lo spettacolo venne ripreso nel 1970 da Renzo Giovampietro e dal Teatro Zeta con le note vicende che portarono l’opera all’attenzione nazionale a causa dell’assurdo divieto della visione ai minori. Rientrato il veto, il “Don Dilani” percorse la penisola in lungo e in largo per un numero assai elevato di repliche (oltre mille); nei successivi allestimenti con Renzo Giovampietro, il Teatro Stabile di Torino, la Compagnia degli Associati, prima di ritornare a Torino, agli Intradossi, che nel frattempo, insieme a Gili e ad altri volenterosi appassionati di teatro restaurarono per crearvi un luogo indipendente dove svolgere una intensa attività culturale e teatrale che perdurò fino a metà degli anni ’90. Da questa data (fatta eccezione per alcuni allestimenti al Teatro Regio di Torino, in collaborazione con gli allievi della scuola di scenografia: “Bastiano e Bastiana” di Mozart; “…e nessuno aspetterà… (da Samuel Beckett) e “Il villano di Boemia” di John Von Satz per la Compagnia Anna Bolens), tutte le scenografie degli spettacoli del Teatro Zeta sono state da lui realizzate, con successo di pubblico e critica. Tra le molte, meritano di essere ricordate: “Frate mio la veritade insieme unite ragioniamo” (Laudi dei secoli XIII e XIV); “Lei ha una gran bella testa”; “Lu pani richiama pani” di Ignazio Buttitta; “Apriti terra e dammi sepoltura”; “Sicilia ieri e oggi”; “Una favola mai raccontata” (oltre 500 repliche solo a Torino); “Clow, clow proibito!”; “Pedrolino della luna”; progetto Pirandello (All’uscita, L’uomo dal fiore in bocca, La patente, La favola del figlio cambiato, ecc.); “Il marchio” di Bianca Dorato; “Requiem per un’assassina” di P.G. Gili; ecc. (Quanto prima saranno a disposizione attori, scene e costumi dei vari spettacoli)

 

 

 

 

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